Il 24 novembre 2000 il tribunale militare di Verona condanna in contumacia Misha Seifert, il "boia nazista di Bolzano" all'ergastolo e al pagamento di 105 milioni di lire come risarcimento ai familiari delle vittime. Michael Seifert, detto «Misha», nasce il 16 marzo 1924 a Landau (Ucraina) è un ex caporale delle SS in Italia dal 1944 al 1945. Tra dicembre 1944 e aprile 1945 Seifert è addetto alla Sorveglianza del lager di Bolzano nel quale passano 11.000 deportati fra ebrei, dissidenti politici, disertori, partigìani, sacerdoti e Seifert commette omicidi e stupri. Nel 1951 emigra in Canada e ottiene la cittadinanza dando felse generalità, si sposa e vive a Vancouver. Rintracciato dalla Croce Rossa tedesca nel 1960, la procura di Dortmund (Germania) risponde che risulta disperso, però il 17 novembre 2000 un reporter canadese lo fotografa e da li scatta l'operazione di estradizione, richiesta dal procuratore militare Bartolomeo Costantini. Seifert arriva in Italia il 16 febbraio 2008 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e muore a Caserta il 6 novembre 2010.