Il 16 novembre 1920 nasce a Milano l'attrice Lia Zoppelli, versatile ed eclettica, con una netta predisposizione ai ruoli brillanti e comici. Dal 1953 a teatro viene applaudita - con Ernesto Calindri, Franco Volpi, Valeria Valeri - in “Tredici a tavola” di Sauvajon, “Affari di Stato” di Verneuil, “Il cadetto Winslow” di Rattigan. Dopo una parentesi nella rivista con Dapporto (“Giove in doppio petto” di Garinei e Giovannini), la Zoppelli torna alla prosa con Tognazzi nella stagione 1956-57. Nel 1958 è nella Compagnia del Teatro Italiano e in quella dello Stabile di Torino. Si avvicina alla televisione, per la quale realizza numerosi sceneggiati: “Incantesimo” di Barry, “Se volessi” di Géraldy, “Tom Jones” di Fielding (1960), “I Giacobini” (1962) di Zardi. Con Calindri, Volpi e la Valeri promuove il ciclo "La prosa del Venerdì", portando sul piccolo schermo diverse opere teatrali. Lia Zoppelli muore l'8 gennaio 1988 a Milano.