Il 5 novembre 1940 nasce a Berlino (Germania) l'attrice Elke Sommer. Alla fine degli anni cinquanta, durante una vacanza in Italia, viene eletta inaspettatamente Miss Viareggio. Le sue foto vengono notate dal regista Vittorio De Sica che la invita a Roma per un provino. Nel 1958 gira il suo primo film cambiando il cognome da Schletz a Sommer (in tedesco: estate), la cui pronuncia era più facile per la lingua italiana. Dopo essere comparsa in alcuni popolari film italiani del periodo, nel 1959 sottoscrive un contratto di tre anni con il produttore Artur Brauner e gira il suo primo film tedesco, S.O.S. York! Di Georg Tressler, al fianco di Horst Buchholz. Diventata ben presto un noto sex symbol, all'inizio degli anni sessanta si trasferisce a Hollywood, dove posa in diversi servizi fotografici per la rivista Playboy e diventa una delle più popolari pin-up dell'epoca. Il suo debutto hollywoodiano risale al 1963, con Intrigo a Stoccolma di Mark Robson, accanto tra gli altri a Paul Newman ed Edward G. Robinson, film di grande successo e che le fa subito ottenere il Golden Globe come migliore attrice esordiente dell'anno (premio condiviso con Tippi Hedren e Ursula Andress). Nel 1964 si trasferisce a Beverly Hills, ove conosce il suo primo marito, il giornalista e scrittore Joe Hyams (autore delle foto del citato servizio su Playboy). La Sommer diventa rapidamente una delle attrici più richieste del decennio, assicurandosi il ruolo di protagonista femminile in vari film, quasi tutti di genere brillante e di buon successo, tra i quali Uno sparo nel buio (1964) di Blake Edwards, con Peter Sellers, L'arte di amare (1965) di Norman Jewison, con James Garner e Dick Van Dyke, Tramonto di un idolo (1966) di Russell Rouse, con Stephen Boyd, Un bikini per Didi (1966) di George Marshall, con Bob Hope, Più micidiale del maschio (1967) di Ralph Thomas, con Richard Johnson, e Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm (1968) con Dean Martin. Nel 1972 torna in Italia, ove interpreta due film horror diretti da Mario Bava, Gli orrori del castello di Norimberga e Lisa e il diavolo, diventati entrambi con il tempo due cult movie del genere. Nonostante la notorietà internazionale e forse anche a causa di un una congelata immagine di icona sexy e patinata stile anni sessanta, la carriera della Sommer comincia a declinare. Tra i vari film di quel periodo si segnalano anche Zeppelin (1971) di Étienne Périer, …e poi, non ne rimase nessuno (1974) di Peter Collinson, Intrigo in Svizzera (1976) di Jack Arnold e Il prigioniero di Zenda (1979) di Richard Quine, ove recita nuovamente accanto a Peter Sellers. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1984.