L'1 novembre 1610 a Roma Papa Pio V proclama santo l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo come "modello e norma vivente per il popolo cristiano e per il clero". Il processo di canonizzazione inizia il 26 febbraio 1601. Carlo nasce nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, ad Arona (Novara), secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, viene poi chiamato a Roma, dove lo zio Papa Paolo IV lo crea cardinale a 22 anni. Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 è consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estende su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo, il cui motto è "Humilitas" visita in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Carlo Borromeo fonda seminari, edifica ospedali e ospizi, utilizzando le  ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impone poi ordinen elle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Durante la peste del 1576 assiste personalmente i malati. Carlo Borromeo muore  il 3 novembre 1584 e la sua ricorrenza è il 4 novembre.