L'1 dicembre 1580 a Roma muore il teologo e cardinale Giovanni Morone. Chiamato per due volte a guidare la straordinaria assemblea, che deve partorire quella riforma della Chiesa troppe volte annunciata ma mai messa in cantiere, Morone incarna le contraddizioni sottese alla crisi religiosa del suo tempo. Le sue doti diplomatiche lo pongono fin da giovane ai vertici della curia romana, ma la sua disponibilità al dialogo e al confronto con il mondo luterano lo rendono ben presto sospetto ai conservatori, tanto da dover subire un lungo processo per eresia istruito dall’Inquisizione. Questa persecuzione culmina nell’arresto e nella prigionia in Castel Sant’Angelo, ordinati nel 1557 da papa Paolo IV. Solo dopo la morte di quest’ultimo Morone recupera la libertà, mentre il prestigio di cui ancora gode induce papa Pio IV ad affidargli la delicata missione della chiusura del Concilio.Giovanni Gerolamo Morone nasce il 25 gennaio 1509 a Milano