Il 30 ottobre 2000 un guasto tecnico, in particolare un calo di potenza, è la causa dell'incidente dell'elicottero dei carabinieri precipitato in mare al largo di Capraia. I sette carabinieri che si trovano a bordo stanno trasportando a Livorno un vigile urbano arrestato, quando il loro velivolo precipita in mare a poco più di cinquecento metri dalle scogliere della costa. Il pilota non ha nemmeno il tempo di lanciare un sos. Tutti gli otto ipasseggeri perdono la vita nell'impatto. I due piloti sono il maresciallo capo Riccardo di Meo, 34 anni, di Roma, e il maresciallo capo Elvio Possemato (22 anni); gli specialisti d'elicottero sono il maresciallo aiutante Rocco Vignola (39) ed il maresciallo ordinario Cristiano Matano (31) tutti in servizio presso il Nucleo elicotteri di Pisa. A bordo anche tre militari della stazione di Ardenza (Livorno), il comandante della stazione, maresciallo capo Ludovico Muratori (43), il maresciallo ordinario Marco Zaccani (30), e il carabiniere Massimiliano Montanino (24). Il civile è Alessandro Tullio Benelli, 35 anni di Capraia. L'uomo, arrestato dai carabinieri dell'isola, doveva essere trasferito a Livorno per essere processato.