Il 16 ottobre 1940 a Varsavia (Polonia) una ordinanza delle SS prescrive il trasferimento nel ghetto dei centoquarantamila ebrei di Varsavia che abitano fuori dai confini dello stesso spazio, e l'evacuazione degli ottantamila polacchi che vi risiedono . E dal 16 novembre 1940 gli ebrei di Varsavia non possono più uscire dal ghetto senza speciale autorizzazione. La creazione del ghetto viene annunciata e rinviata a più riprese. Già dall'estate 1940 i tedeschi fanno costruire nelle strade dei muri per isolare le case. A poco a poco questi tronconi di muri si congiungono, isolando un quartiere, verso il quale vengono avviati gli ebrei espulsi dai villaggi e dalle cittadine di provincia. Dall’1 luglio 1940 agli ebrei è vietato di risiedere altrove se non nel settore così delimitato.