Il 12 ottobre 1960 a New York (New York, Usa) durante l' incontro della 15^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i delegati discutono la “Dichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali” presentata dall’Urss. Lorenzo Sumulong, delegato filippino, nel suo intervento propone di estendere le mete e gli scopi della dichiarazione includendo “… i popoli dell’Est Europeo e altrove che sono stati privati del libero esercizio dei loro diritti sociali e politici e sono stati inghiottiti, per così dire, dall’Unione Sovietica.” A questo punto Krusciov si toglie la scarpa destra, si alza in piedi e la brandisce in direzione del delegato filippino e poi la picchia sul banco. Krusciov apostrofa Sumulong chiamandolo “kohlui” (creatura servile) e lacchè dell’imperialismo. “Quale genere d’indipendenza c’è nelle Filippine” dice il premier russo “Dio solo sa. Tu devi guardare nella lente d’ingrandimento per vedere quella indipendenza”. Frederick Boland, irlandese e presidente della seduta, seccato ammonisce Sumulong di continuare l’intervento. Secondo Welles ( reporter del New York Times) il leader sovietico si toglie nuovamente la scarpa durante l’intervento di Francis Wilcox, assistente del Segretario di Stato americano. L’intervento dell’americano viene interrotto dalle proteste e Marder riferisce che il presidente Boland sbatte il martelletto con tale veemenza, per riportare l’ordine, che la testa di esso si rompe e vola oltre le sue spalle accompagnato dagli applausi e dalle risate provenienti dalle file comuniste. Alcuni raccontano che la scarpa non è stata tolta per protestare ma che casualmente si trovava nelle mani di Khrushchev perché se l'era tolta perché troppo stretta.