L'11 ottobre 1950 nasce ad Haifa (Israele) il regista sceneggiatore, attore e architetto Amos Gitai. Documentarista di guerra in giro per il mondo, dal 1977 realizza diversi documentari per la tv israeliana ma i suoi lavori lo mettono al centro di numerose polemiche e accuse da parte delle autorità: due lavori "Political Myths" e "House" vengono censurati e, nel 1982, il documentario “Yoman Sadeh” provoca uno scandalo e Gitai deve fuggire insieme alla moglie e alla figlia riparando a Parigi (Francia) dove viene accolto come rifugiato politico. Nel 1989, anno del suo esordio come regista cinematografico scrive e dirige“Berlin-Jerusalem”, film sempre sulla questione palestinese. Nel 1993 riesce a tornare in Israele in seguito agli accordi di Oslo e apre una scuola di cinema continuando a lavorare come regista cinematografico e dirigendo una decina di film sulla storia israeliana, attuale e passata. Gira la trilogia di film "L'inventario", "Giorno per giorno" e il bellissimo "Kippur", Successivamente dirige nel 2001 “Eden” mentre nel 2002 partecipa al progetto corale “11 Settembre 2001”, scrivendo e dirigendo uno degli 11 episodi del film, poi dirige “Alila” (2003), “Terra Promessa” (2005) ed infine “Free Zone” (2006).con cui vince Nel 2002 Amos Gitai riceve il Premio Roberto Rossellini.