L'11 ottobre 1940 a Roma muore il matematico Vito Volterra. La sua straordinaria produttività scientifica gli permette di ricoprire incarichi prestigiosi. Volterra nasce il 3 maggio 1860 ad Ancona e nel 1898 partecipa, a Torino, al primo congresso della Mathesis assieme ad altri influenti matematici: Enrico D'Ovidio, Giuseppe Peano, Corrado Segre, Giuseppe Veronese, Giovanni Vailati e Luigi Berzolari. Volterra è molto attivo anche durante la prima guerra mondiale: si dedica ad un progetto aeronautico centrato sui dirigibili, e in ricerche aventi come obiettivo lo sviluppo delle rilevazioni fototelemetriche. Nel 1931, Volterra, cittadino ebreo, assieme ad altri 12 professori universitari, si rifiuta di giurare, perdendo così la posizione accademica e viene radiato dai Lincei. Da alle stampe tre brevi scritti sull'applicazione della matematica alle scienze biologiche e sociali. I lavori di biologia suscitano molto interesse, e Volterra ottiene attestazioni di stima con la presidenza onoraria del Consiglio internazionale per l'esplorazione scientifica del Mediterraneo. Il suo risultato più famoso riguarda i sistemi di equazioni differenziali che rappresentano i sistemi biologici preda-predatore, cioè le equazioni ora note come equazioni di Volterra-Lotka.