Il 10 ottobre 1870 (10 ottobre secondo il calendario giuliano allora in vigore) nasce a Voronezh (Russia) il poeta e novellista Ivan Bunin Alekseyevich. Dopo un'infanzia difficile, Bunin inizia a lavorare come correttore di bozze, per diventare, poi, redattore per il quotidiano "Orlovskij vestnik" ("Il messaggero di Orel"). All’amico poeta Maksim Gor'kij, Bunin dedica nel 1901 il poema Listopad ("La caduta delle foglie") che gli fa ottenere il prestigioso Premio Puškin dell’Accademia Russa delle Scienze e, nel 1909, dello status di membro onorario. Ai primi del Novecento entra a far parte del gruppo Znanie ("La conoscenza") alla cui ideologia egli rimane in buona sostanza estraneo. Ma è nel 1933 che gli viene assegnato il Premio Nobel per la letteratura, primo russo a riceverlo. Molto noti i suoi romanzi "L'amore di Mitja" (1925) e "La vita di Arsen’ev" (1930) nei quali sono forti le tracce autobiografiche. Oppositore del nazismo, durante l’occupazione si fa carico di un ebreo che ospita nella sua casa di Grasse. Al 1943 risale la pubblicazione del volume di racconti Tëmnye allei ("Viali oscuri"). Bunin, colpito da un infarto, muore a Parigi (Francia) l'8 novembre 1953. Dopo la sua morte - e dopo il XX Congresso del PCUS – le sue opere cominciarono a essere pubblicate anche nell’URSS. Da allora anche in patria è molto letto e apprezzato.