Il 28 settembre 1920 a Chicago (Illinois, Usa) otto giocatori dei Chicago White Sox (Joe Jackson, Charles Risberg, George Weaver, Claude Williams, Eddie Cicotte, Oscar Felsch, Fred McMullin e Arnold Gandil) vengono radiati per aver venduto le finali del 1919 contro i Cincinnati Reds. In cambio di diecimila dollari, falsando le World Series, finite 5-3. In tribunale i giocatori corrotti spiegano che la causa è il loro tirchio proprietario, Comiskey, che avrebbe disatteso l’impegno di pagare i premi del titolo del 1917. In cambio, ai giocatori sarebbero pervenute solo bottiglie di pessimo spumante dopo anni di trattamenti ai limite dello sfruttamento. Il processo si conclude il 2 agosto 1921 con un colpo di scena: le confessioni e le prove sono sparite, Cicotte e Jackson ritrattano e il verdetto è di non colpevolezza. I giocatori eviteranno il carcere ma non la squalifica a vita dal Commissioner della Lega, Mountain Landis.