Il 27 settembre 1960 a Luca Sicula (Agrigento) il sindacalista Paolo Bongiorno, segretario della locale Camera del lavoro, viene colpito alla schiena e ucciso alle 22:30 circa, a pochi metri dalla sua abitazione, da due scariche di lupara, sparate da ignoti killer nascosti dietro lo spigolo di un muro. Paolo Bongiorno nasce il il 30 luglio 1922 a Cattolica Eraclea (Agrigento) e dopo la seconda guerra mondiale partecipa alle lotte dei contadini che occupano le terre per chiedere ai padroni di poterle coltivare in affitto o a mezzadria. Oltre all’impegno sindacale e politico, per Paolo si stava avvicinando anche quello istituzionale. Visto l’impegno profuso nel partito comunista sin dal 1944, Paolo Bongiorno viene inserito nelle liste dei candidati del Pci al consiglio comunale per le elezioni del 1960, ma la mafia lo ferma. Bongionro lascia 5 orfani: il maggiore ha 14 anni e il minore 2 mentre la moglie è in attesa di un altro bambino.