Il 24 settembre 2000 gli svizzeri bocciano il referendum sulla proposta di limitare al 18% la quota degli stranieri nel Paese. L'iniziativa lanciata da un parlamentare del partito radicale viene quindi respinta. Infatti anche in Svizzera i lavoratori stranieri, tra cui molti italiani, sono considerati una risorsa per espletare lavori pesanti o particolari.