Il 23 settembre 2010 a New York (New York, Usa) Blockbuster fa ufficialmente ricorso al Chapter 11, ossia la bancarotta assistita. Infatti l'ex gigante del videonoleggio presenta al tribunale fallimentare di New York la necessaria documentazione indicando asset per 1,02 miliardi di dollari e un debito di 1,46 miliardi di dollari. Il piano di ristrutturazione allo studio non prevede la definitiva chiusura di Blockbuster ma una migliore selezione dei punti vendita e una maggiore attenzione per la distribuzione di film in digitale. Nel 2013 il fallimento, ma ancora sopravvive un negozio Blockbuster a Bend (Oregon, Usa).