Il 22 settembre 1960 muore a Londra (Inghilterra) la psicoanalista Melanie Klein, una dei pionieri della psicoanalisi infantile. La Klein nasce il 30 marzo 1882 a Vienna (Austria) e il l suo lavoro influenza la cura e l'educazione infantile, così come la psicologia dello sviluppo. Melanie scrive libri psicoanalitici attribuendo depressioni alle problematiche dell'infanzia: "La psicoanalisi dei bambini" (1932), "Invidia e gratitudine" (1957) e "Caso di studio narrativo di una analisi infantile" (1961). Nota per la terapia del gioco e le relazioni con gli oggetti, la Klein parla di posizione (depressiva o paranoica): con essa si illustrano le modalità delle relazioni con gli oggetti prima del quarto mese di vita (posizione paranoica) e dopo il quarto mese di vita (posizione depressiva); nella prima si ha una scissione dell'oggetto in buono e cattivo (per esempio il seno) e l'angoscia è persecutoria; nella seconda, che è un superamento della precedente e si attenua nel corso del primo anno di vita, gli oggetti d'amore (per esempio la madre) sono già percepiti nella loro totalità.