Il 18 settembre 1860 a Firenze, nelle Officine Bernini, il padre scolopo Eugenio Barsanti e l'ingegnere idraulico Felice Matteucci costruiscono il primo motore a scoppio da 20 Cv e lo presentano all'Accademia dei Georgofili. Barsanti e Matteucci depositano il loro primo brevetto nel 1854. Nelle macchine a vapore per produrre la forza di un cavallo per un’ora il costo è di 12 centesimi, in quella di Barsanti e Matteucci solo di due. La scoperta è quindi enorme e allora Barsanti e Matteucci fondano una società per Io sfruttamento del loro motore, il primo al mondo. Ma solo l’Italia riconosce il brevetto mentre in Europa, si preferisce invece utilizzare un simile brevetto depositato nel 1859 dal franco-belga Lenoir. Inutili le proteste di Barsanti. La Francia, il Belgio sono paesi già fortemente industrializzati. Cosa poteva contro di loro un prete, italiano per giunta? E tuttavia una società mineraria di Liegi (Belgio) neI 1864 decide di usare il motore di Barsanti. Lui si precipita in Belgio, vengono fatti degli esperimenti che vanno a buon fine.