Il 18 settembre 1970 alle 12.45 il dottor John Bannister, medico del St Mary Abbot's Hospital di Londra (Inghilterra), dichiara morto Jimi Hendrix. Dieci giorni dopo, una volta effettuata l'autopsia, il coroner Gavin Thurston stabilisce che la causa della morte è l'asfissia: Hendrix è soffocato dal proprio vomito durante il sonno indotto da una dose eccessiva di barbiturici. Tuttavia, vista la mancanza di chiare evidenze, il verdetto sulla morte di uno dei geni della musica del '900 rimane aperto. James Marshall Hendrix, per sempre Jimi, nasce il 27 novembre 1942 a Seattle (Washington, Usa) e, attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues, rock and roll, psichedelica e funky Hendrix è precursore di molte strutture del sound che diventano le future evoluzioni del rock (come a esempio l'hard rock) La sua esibizione in chiusura del festival di Woodstock 1969 è un vero e proprio simbolo: l'immagine del chitarrista che, con dissacrante visionarietà artistica, suona l'inno nazionale americano in modo provocatoriamente distorto entra di prepotenza nell'immaginario collettivo musicale come uno dei punti di svolta nella storia del rock. La sua discografia contiene i lavori pubblicati con i The Jimi Hendrix Experience, e consiste in tre album studio, due album live, due raccolte e dodici singoli.