Il12 settembre 2010 muore a Roma il giornalista Pietro Calabrese, professionista dal 1974 e della tanto amata professione segue dal vertice, i più svariati argomenti passando dagli esteri, alla cultura, allo sport. Calabrese nasce l'8 maggio 1944 a Roma. E’ giornalista d'agenzia dal 1973 al 1977 all' Ansa, prima alla redazione notiziari per l' estero e poi alla redazione di Parigi (Francia). Calabrese torna poi nella capitale francese come corrispondente del Messaggero, giornale che attraversa fino alla direzione. Per il quotidiano romano lavora anche a Bruxelles (Belgio) e poi come responsabile delle pagine culturali per lasciarlo quando diventa il brillante responsabile delle pagine cultura e spettacoli dell'Espresso. Tornato al Messaggero, viene nominato caporedattore centrale e poi vicedirettore unico. Nel gennaio 1996 chiede l'aspettativa per assumere la carica di presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi del 2004. Del Messaggero è poi infine direttore dal giugno del 1996 fino alla nomina in Rai nel 1999. La malattia, brutale, arriva all'improvviso. È lui stesso a parlarne, nell'autunno del 2009. Ne scrive sul magazine del Corsera, commuovendo i lettori, con la storia di Gino. E la racconta in un libro, che non fa in tempo a vedere pubblicato (esce il 29 settembre per Rizzoli) ma che è anche l'occasione per ragionare sulla vita e i suoi scherzi, il cielo stellato, gli amici veri e i baobab.