Dal 5 al 7 settembre 1920 si svolge sul monte Ortigara - al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige, nella parte settentrionale dell'Altopiano di Asiago (Vicenza) – e a Trento la prima adunata nazionale degli alpini. Il Convegno sulla vetta dell'Ortigara è previsto per i 400 soci della neonata Associazione Nazionale Alpini (ANA). La colonna preceduta dalla fanfara del Battaglione alpini "Belluno" parte da Grigno (Vicenza) e in 5 ore raggiunge Barricate (Vicenza). Da qui a Campo Magro, dopo una sosta, viene raggiunto l'accampamento. Qui, dopo aver dormito nelle tende con paglia e coperte, i convenuti partono per al vetta dell'Ortigara dove trovano oltre un migliaio e mezzo di persone giunte da ogni parte del Trentino e del Veneto, rappresentanze, vecchi combattenti, semplici montanari riuniti con io loro vessilli per celebrare con l'ANA il sacro rito. E questo è per l'Associaizone il vero successo dell'adunata, sanzionato dall'intervento spontaneo e caloroso dei valligiani. Sulla vetta viene celebrata la S. Messa e il cappellano militare padre Giulio Bevilacqua rievoca il cruento sacrificio di 18 Battaglioni alpini e di 15 compagnie mitragliatrici  durante la Grande Guerra (1915-1918). Nella serata del 6 settembre i partecipanti al raduno raggiungono Trento dove sono accolti festosamente dalla popolazione e il 7 settembre, composto un corteo, sotto una vera pioggia di fiori, gli alpini salgono al Castello del Buonconsiglio dove rendono omaggio alla fossa di Cesare Battisti. Segue, nel palazzo delle scuole il congresso dell'ANA.