Il 4 settembre 1910 a Leopoli (Ucraina), nonostante le incertezze sulla propria vocazione, Raimondo indossa il saio francescano e cambia il proprio nome in Massimiliano. Raimondo KOlbe nasce l'8 gennaio 1894 a Zdunska-Wola (Polonia) e nel 1941 viene deportato ad Auschwitz (Polonia), dove insieme a migliaia di prigionieri trascorre mesi infernali: lavori forzati, umiliazioni, malattie. Il 20 luglio 1941 un prigioniero riesce a fuggire dal lager. Le regole stabiliscono che, se non tornerà, dieci ebrei dovranno essere uccisi per lui. L’attesa si protrae per tutta la notte ma inutilmente, all’alba il comandante del campo sceglie a caso dieci internati da giustiziare. Uno degli uomini che deve essere ucciso scoppia in pianto e grida la sua disperazione. Padre Kolbe si offre al suo posto e, insieme agli altri condannati, muore il 14 agosto 1941. Papa Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1981 proclama Padre Kolbe santo: in Piazza S. Pietro è presente l’uomo al quale Padre Kolbe salva la vita: Francesco Gajowniczek.