Il 30 agosto 1900 nasce a Fossoli (Modena) don Zeno Saltini, fondatore della comunità cattolica di Nomadelfia. Cresce nell'azienda agricola di famiglia partecipa alla I Guerra mondiale. Intende diventare avvocato per cui studia giurisprudenza e si laurea all'Università Cattolica di Milano. Però la vocazione religiosa prevale e il 6 gennaio 1931 nel Duomo di Parma celebra la prima S.Messa. Nominato vice parroco della chiesa di San Giacomo a Roncole, frazione di Mirandola, vi fonda l'Opera dei Piccoli Apostoli, dedita all'accoglienza degli orfani di guerra e dei bambini abbandonati. Nel 1947 occupa con i Piccoli Apostoli l'ex campo di concentramento di Fossoli: la comunità inizia anche ad ammettere delle coppie di sposi disposti ad accogliere come figli i ragazzi senza famiglia. Il 14 febbraio 1948 viene approvato il testo di una Costituzione che verrà firmata sull'altare. L'Opera Piccoli Apostoli diventa così Nomadelfia (la fraternità è legge) ma l'iniziativa entra presto in crisi finanziaria e nel 1952 il Sant'Ufficio ordina a don Zeno di lasciare e di mettersi a disposizione del suo Vescovo. I nomadelfi si rifugiano a Grosseto, nella tenuta agricola ricevuta in dono dalla contessa Giovanna Albertoni Pirelli. Don Zeno viene prima ridotto allo stato laicale nel 1953 poi riabilitato e il 6 gennaio 1962 può nuovamente celebrare la santa Messa a Nomadelfia, nel frattempo creata come parrocchia. Il 12 agosto 1980 Papa Giovanni Paolo II riceve don Zeno e i nomadelfi a Castel Gandolfo (Roma); don Saltini muore per un infarto il 15 gennaio 1981 a Grosseto.