Il 10 agosto 1930 a Viareggio  la prima edizione del Premio Viareggio di letteratura viene vinta a pari merito da Lorenzo Viani con "Ritorno alla patria" pubblicato dalla Alpes, la casa editrice di Benito Mussolini, e da Anselmo Balducci con "Il pittore volante", dalla casa editrice Ceschina. Il Premio Viareggio viene fondato nel 1929 da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa a cui si uniscono in seguito gli intellettuali Primo Conti e Gian Capo. Alla festa di inaugurazione del premio partecipano Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio viene interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci. Nel 1947 vengono premiate le "Lettere dal carcere" di Antonio Gramsci. Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"). Per ciascuna sezione vengono designati un numero variabile di finalisti, tra i quali vengono quindi scelti cinque titoli e infine tra questi viene proclamato il vincitore. Inoltre viene assegnato dalla giuria il "Premio Internazionale Viareggio-Versilia" ad una personalità di grande fama che abbia speso la vita in favore dell'intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pace.