L'8 agosto 2000 a Santiago (Cile) la Corte Suprema revoca l'immunità ad Augusto Pinochet, che può dunque essere processato e arrestato per i reati commessi durante gli anni della dittatura (1973-1989). Pinochet è ritenuto responsabile della morte di 76 cittadini cileni nei giorni successivi al colpo di stato dell'11 settembre 1973 quando la giunta militare da lui guidata destituisce il presidente eletto Salvator Allende. Nei mesi successivi al golpe centinaia di oppositori vengono giustiziati o torturati, duemila sono gli scomparsi. Pinochet governa con il terrore fino al 1988, quando un referendum dice no al prolungamento del mandato presidenziale. L'anno successivo il democristiano Patricio Aylwin viene eletto presidente della Repubblica. Pinochet rimane a capo dell'Esercito fino al marzo 1998. Il 16 ottobre 1998, su richiesta del giudice spagnolo Baltasar Garzon , a Londra (Inghilterra) Pinochet viene arrestato per i crimini commessi durante la sua dittatura. Dopo una complessa battaglia legale l'8 ottobre 1999 la magistratura britannica autorizza l'estradizione in Spagna, che mai verrà eseguita, perché l'11 gennaio 2000 il governo di Londra si dice disponibile a liberare Pinochet per motivi di salute: così l'ex dittatore può tornare in Cile dove, comunque, è sottoposto a giudizio. In Cile Pinochet sarà posto agli arresti domiciliari.