Il 7 agosto 1990 a Roma Simonetta Cesaroni, impiegata, viene uccisa con 29 coltellate negli uffici dell'Associazione italiana alberghi della gioventù, in via Carlo Poma 2, nel quartiere Prati di Roma. Il suo corpo è ritrovato il mattino seguente, in una pozza di sangue. Le ferite sul corpo di Simonetta sono profonde tutte circa 11 centimetri. Alcune sono mirate al cuore, alla giugulare e alla carotide. Ma ad uccidere Simonetta è un trauma alla testa. E' ipotizzabile che le coltellate siano state inferte sul corpo morto per depistare le indagini. E' seminuda ma non ha subito violenza sessuale. Non si è mai accertato chi abbia ucciso Simonetta Cesaroni e quale il movente dell'omicidio.Il 5 agosto 2020 il legale della famiglia Cesaroni chiede la riapertura del caso.