Il 2 agosto 1980 a Bologna una bomba esplode nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione: 85 morti e oltre 200 feriti. L'11 luglio 1988 la seconda Corte d' Assise di Bologna condanna all'ergastolo per il reato di strage Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Massimiliano Fachini e Sergio Picciafuoco, per calunnia pluriaggravata a 10 anni di reclusione Licio Gelli (cinque anni condonati), Francesco Pazienza, il generale Pietro Musumeci e il colonnello Giuseppe Belmonte (tre anni condonati ciascuno), per banda armata a 16 anni Valerio Fioravanti, a 15 anni Francesca Mambro e Massimiliano Fachini, a 13 anni Gilberto Cavallini, a 12 anni Roberto Rinani. Il 16 maggio 1994 la sentenza della prima Corte d' Assise d' appello di Bologna condanna all'ergastolo per la strage Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Sergio Picciafuoco, mentre assolve Massimiliano Fachini. Per il depistaggio delle indagini la corte condanna a dieci anni per calunnia aggravata da finalita' di terrorismo Licio Gelli e Francesco Pazienza, a otto anni e cinque mesi Pietro Musumeci e a sette anni e 11 mesi Giuseppe Belmonte. Per banda armata 11 anni a Gilberto Cavallini e otto anni a Egidio Giuliani, mentre sono assolti dalle accuse di strage e banda armata Massimiliano Fachini e Roberto Rinani. Il 9 giugno 2000 per i depistaggi e i controdepistaggi delle indagini la Corte d'Assise di Bologna condanna a nove anni di reclusione Massimo Carminati, estremista di destra in contatto con la banda della Magliana, a quattro anni e mezzo ciascuno Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del centro Sismi di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune con simpatie di destra. Inoltre la sentenza assolve il maggiore del Sios dell'aeronautica Umberto Nobili.