Il 25 luglio 2000 a Camp David (Maryland, Usa) Barak e Arafat ammettono l’impossibilità di raggiungere un’intesa definitiva dopo 15 giorni di trattative sotto il patrocinio del Presidente Usa Bill Clinton e si scambiano accuse sulla responsabilità del fallimento. Una settimana dopo l'elezione a presidente d’Israele di un membro del Likud, Moshé Katsav, dimostra la sfiducia nei negoziati di molti cittadini israeliani. L’inviato americano, Dennis Ross, lancia l’idea di un Camp David bis da tenersi a fine agosto, ma Arafat paventa la possibilità di proclamare lo Stato palestinese entro il 13 settembre 2000 ma il Consiglio nazionale palestinese rinvia sine die il provvedimento. Pochi giorni dopo, il 28 settembre 2000, la “passeggiata” di Sharon sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme (Israele) rimescola le carte provocando i primi scontri.