Il 14 luglio 1900 a Parigi (Francia), in occasione della festa nazionale, viene inaugurata la stazione d' Orsay e il relativo albergo di lusso di 360 camere, costruiti in appena due anni, per l'esposizione Universale. La gigantesca ossatura metallica della stazione della Compagnia ferroviaria d'Orléans, che sorge nel centro della città vicino al Ministero degli Esteri e si inserisce nel tessuto urbano, viene rivestita in pietra di stile eclettico. L'interno della stazione, progettata da Victor Laloux, segna il trionfo del modernismo: piani inclinati e montacarichi per i bagagli, ascensori per i viaggiatori, sedici attraversamenti sotterranei, i servizi di accoglienza al pianterreno, la trazione elettrica. La grande hall alta 32 metri, larga 40 e lunga 138 è preceduta per tutta la lunghezza del binario da un vestibolo e da un androne aperto. Dal 1900 al 1939, la stazione d'Orsay svolge il ruolo di guida della linea ferroviaria sud-occidentale francese. L'albergo della stazione d'Orsay è in grado di accogliere un numero sempre crescente di viaggiatori, di associazioni e di partiti politici che, proprio in questo edificio, organizzano assemblee e ricevimenti. "La stazione è superba e ha l'aspetto di un Palazzo delle Belle-Arti..." scrive il pittore Edouard Detaille nel 1900. Ottantasei anni dopo ecco la trasformazione: l'1 dicembre 1986, François Mitterrand, Presidente in carica, inaugura il museo d'Orsay che apre le proprie porte al pubblico il 9 dicembre dello stesso anno.