Il 7 luglio 1930 muore a Crowborough (Inghilterra) lo scrittore Arthur Conan Doyle, tra i massimi autori di romanzi polizieschi è il creatore del più celebre investigatore della storia letteraria, Sherlock Holmes. Conan Doyle nasce il 22 maggio 1859 ad Edimburgo (Scozia) e dopo gli studi di medicina comincia a praticare la professione e, parallelamente, ad assecondare la sua passione letteraria collaborando ad alcune riviste. Già nel 1887, in "Uno studio in rosso", fanno la loro comparsa il detective Sherlock Holmes, modellato su un professore universitario dell'autore e caratterizzato da straordinarie doti deduttive e induttive, e il suo fedele assistente John Watson. Nel 1890 appare il seguito del romanzo, "Il segno dei quattro", nel 1991 Doyle inizia un ciclo di racconti imperniati sulla figura di Holmes. Trasferitosi a Londra, abbandona l'attività medica e si dedica a tempo pieno alla scrittura. Doyle si cimenta con romanzi storici e d'avventura- tra cui “Il mondo perduto” - con scritti di spiritismo e col teatro e nel 1893 cerca di liberarsi definitivamente della presenza condizionante di Holmes facendo morire il celebre protagonista, ma nel 1902 si lascia convincere dai numerosi fan a far rivivere Sherlock Holmes nel romanzo "Il mastino dei Baskerville". Da allora continua, fino al 1927, a pubblicare periodicamente i racconti delle avventure del suo personaggio.