Il 3 luglio 1960 un migliaio di cuneesi sale sulla Bisalta o Besimauda, una delle montagne più celebri delle Alpi cuneesi, aderendo all’invito della Giovane Montagna, per portare in pellegrinaggio una piccola statua della Madonna da collocare in una nicchia nel pilastro portante la croce metallica sulla vetta del Bric Costa Rossa (a 2404 m. di quota). Subito dopo la celebrazione della S.Messa da parte del Vescovo di Cuneo, Mons. Guido Tonetti, si scatena un violentissimo temporale e un fulmine si scarica sulla croce, colpendo un gruppo di persone addossate al pilastro, con un tragico bilancio: quattro morti e una ventina di feriti. Le vittime sono Claudia Serra, 10 anni di Cuneo, Giuseppe Vezzetti, 29 anni di Cuneo, e due chierici della Consolata, saliti da Certosa di Pesio, Sergio Andreoli, 22 anni di Trento e Enrico Canal, 25 anni di Treviso.