Il 3 luglio 1900 nasce a Roma il regista Alessandro Blasetti, tra i migliori registi italiani, anticipa o inizia mode e generi del nostro cinema: dal neorealismo al film a episodi, dalla commedia all'italiana al film inchiesta. Blasetti si laurea in legge e inizia come giornalista e critico su riviste cinematografiche, esordendo nel cinema nel 1928 con il film d'avanguardia “Sole”. Cineasta eclettico, tra i suoi film "La cena delle beffe", del 1941, trasposizione del celebre dramma di Sem Benelli e "Quattro passi fra le nuvole" , del 1942, che, sceneggiato pure da Zavattini, resta probabilmente il suo capolavoro, anticipando tematiche ed argomenti che saranno in seguito sviluppati dal neorealismo. A partire dal 1962, Blasetti è fra i primi registi cinematografici italiani a cimentarsi con la televisione. Considerata la sua concezione del cinema come spettacolo destinato alla massa, è inevitabile il suo passaggio ad un mezzo di comunicazione che gli offre di rivolgersi a platee ancor più ampie. A differenza di Roberto Rossellini, si dedica quasi esclusivamente al documentario e al film di montaggio. La sua ultima opera cinematografica è del 1969, mentre l'ultimo lavoro per la televisione è del 1981. Blasetti muore l' 1 febbraio 1987 a Roma.