Il 19 giugno 2000 il Tribunale di Milano proscioglie Silvio Berlusconi dall'accusa di corruzione per la vicenda del lodo Mondadori perché "Il fatto non sussiste". La decisione &è presa dal giudice per le indagini preliminari Rosario Lupo nel corso dell'udienza preliminare. Secondo il pool di Milano, nel 1991 il leader di Forza Italia e l'avvocato Cesare Previti avrebbero fatto avere 400 milioni al giudice Vittorio Metta, della Corte d'Appello di Roma, per annullare il lodo che consegnava a Carlo De Benedetti il controllo della Mondadori. Il giudice respinge questa ricostruzione, prosciogliendo tutti gli imputati.