Il 14 giugno 1940 nasce a Modena il cantautore Francesco Guccini. Negli anni '60 è soprattutto autore ("Auschwitz" per l'Equipe 84 e "Dio è morto" per i Nomadi, di Augusto Daolio) ed è vittima di una censura all'italiana: "Dio è morto", canzone di profonda spiritualità - trasmessa persino da Radio Vaticana - viene censurata dalla Rai, perchè considerata blasfema. Guccini incide sempre senza seguire i tempi e le mode dell'industria discografica e si considera un appartenente alla famiglia dei cantastorie . Guccini viene studiato nelle scuole come esempio di "poeta" contemporaneo e gli viene conferito nel 1992 il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la sezione "Versi in Musica". Guccini è anche scrittore: nel 1989 "Croniche Epafaniche", nel 1993 "Vacca d'un cane", nel 1997 con Loriano Macchiavelli il romanzo giallo "Macaronì", seguito nel 1998 da un altro giallo scritto ancora con Macchiavelli: "Un disco dei Platters". Del 2003 è il libro "Cittanòva blues".