Il 13 giugno 1980 a Roma, poche settimane prima della strage di Bologna del 2 agosto 1980, in una audizione al CSM, il magistrato Mario Amato - che proprio dei NAR sta scoprendo retroscena, collegamenti e progetti - rivela la sua intuizione sulla pericolosità dinamitarda delle bande armate neofasciste; 10 giorni dopo, il 23 giugno, viene ucciso per ordine di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, che festeggiano l'evento con ostriche e champagne.