Il 13 giugno 1980 a New York (New York, Usa) Michele Sindona viene condannato a 25 anni di reclusione e 207 mila dollari di multa per il crac della Franklyn Bank. I giurati lo condannano per i reati di associazione a delinquere, uso fraudolento di mezzi di comunicazioni federali, frode, falsa testimonianza.