Il 7 giugno 2000 a Washington (Dc, Usa) il giudice federale Thomas Penfield Jackson riconosce la piena responsabilità di Microsoft. Il giudice Jackson dice ai legali di Bill Gates: "Rockefeller aveva il controllo assoluto del mercato petrolifero, non vedo nessuna differenza con quanto sta accadendo oggi nel settore dei personal computer". E condanna il gigante dell' informatica a uno "smembramento" coatto. Gates non accetta il verdetto. Promette battaglia e fa sapere che la sentenza "non cambierà quello che facciamo". I suoi legali presentano subito appello.il giudice Jackson sentenzia che Gates ha violato le norme antitrust e ha "usato il suo potere predatorio per tentare di controllare Internet e la concorrenza". I titoli della Microsoft perdono 160 mila miliardi di lire, in un crollo del 16%: mai una azienda perde tanto, in così poco tempo.