Il 29 maggio 1880 nasce a Blankenburg am Harz (Germania) il filosofo, storico e scrittore Oswald Spengler. Con "Il Tramonto dell'Occidente" (1918-1922), accolto da un enorme successo di pubblico, Spengler sostiene che tutte le civiltà attraversano un ciclo naturale di sviluppo, fioritura e decadenza, e che l'Europa, vittima di un angusto materialismo e del caos urbano, si trova all'ultimo stadio. L'Europa, a meno di riuscire a purificarsi e ripristinare i suoi valori spirituali e il suo ceppo originario, cadrebbe preda di politiche selvagge e di guerre di annientamento. Spengler intende la storia come un costante processo di decadimento anzichè come evoluzione progressiva. In alcuni suoi scritti di carattere politico (Prussianesimo e socialismo, Ricostruzione dello Stato tedesco, ecc.), Spengler si farà fautore di uno Stato fortemente autoritario, in parte vicino a quello preconizzato dai nazisti e anche Mussolini viene profondamente ispirato da Spengler, che muore l'8 maggio 1936 a Monaco di Baviera (Germania).