Il 24 maggio 1900 nella basilica di San Pietro a Roma Papa Leone XIII canonizza Santa Rita da Cascia, la prima donna a salire agli onori degli altari e chiamata "la santa degli impossibili". Margherita Lotti, questo il suo vero nome, nasce il 23 maggio 1381 a Roccaporena, frazione di Cascia (Perugia). A 16 anni, pur sentendo la vocazione religiosa, come tradizione dell'epoca sposa Paolo Mancini e hanno due figli. Dopo 18 anni Paolo, che si riavvicina alla fede con l'aiuto della moglie, viene ucciso in un agguato mentre ritorna a casa e i due figli si vogliono vendicare. Rita prega che piuttosto muoiano, cosa che avviene poco tempo dopo per malattia. Rita per tre volte viene respinta dal monastero di Santa Maria Maddalena a Cascia anche se riconcilia la sua famiglia e quella dell'assassino del marito. La leggenda vuole che Rita sia portata in volo dai suoi tre Santi protettori - Sant'Agostino, San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino - dallo scoglio di Roccaporena (luogo dove la Santa va spesso a pregare) fino dentro le mura del monastero: la Badessa capita la vera fede di Rita la accoglie in monastero e per quaranta anni Rita vive qui fino alla sua morte, dedicandosi alla preghiera. Rita muore il 22 maggio 1447 e viene ricordata per la spina della corona di Cristo conficcata nella fronte, per le api bianche al suo battesimo e api nere alla sua morte, la rosa rossa fiorita in inverno e due fichi sull'albero nel suo orto. Rita viene beatificata da Papa Urbano III nel 1627. Nel 1970 Papa Paolo VI la proclama "Dottore della Chiesa".