Il 20 maggio 1940 a Roma un telegramma del Ministero dell'interno detta le disposizioni da adottare nei confronti degli stranieri residenti in Italia e degli ebrei in particolare. Tra le disposizioni si chiede "quanti dei detti stranieri in caso di guerra: possono rimanere nell'abituale residenza; debbono essere allontanati dal regno; debbono essere internati in determinate località lontano dalle loro residenze; è necessario che vengano inviati in campo di concentramento. Questo ultimo provvedimento dovrebbe essere limitato ai casi di reale pericolosità potendo, nei casi meno gravi, essere sufficiente l'internamento in comuni interni dove stranieri possano essere convenientemente vigilati. Elenchi variazioni nei quali dovranno essere naturalmente compresi ebrei stranieri che sono riusciti a venire nel regno."