Il 18 maggio 1980 nessuno nel parco nazionale di Mount Rainier, nello stato di Washington (Usa) non lontano da Seattle , immagina di non rivedere mai più il monte St.Helen. Alle 8,32 ora locale un terremoto di magnitudo 5.2 scuote il vulcano. L'esplosione del St.Helen è oggi classificata fra le massime catastrofi vulcaniche del ventesimo secolo: 58 vittime, 596 chilometri quadrati di foresta spazzati via, pioggia di cenere dall'uno all'altro oceano, fiumi e torrenti deviati o addirittura soffocati, intere specie animali e vegetali locali cacellati, la montagna abbassata di oltre 400 metri: una cima coperta di neve perenne che domina la regione sostituita da un paesaggio lunare di cenere e ossidiana. La tragedia di Mount Rainier è uno shock paragonato sui giornali dell'epoca a Pearl Harbour o all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy.