Il 18 maggio 1980 la Commissione disciplinare della Lega Calcio rende nota la sentenza di primo grado sullo scandalo calcio-scommesse, il primo grande scandalo di illeciti sportivi e partite truccate nella storia del calcio italiano, che vede coinvolti giocatori, dirigenti e società di Serie A e di Serie B che truccavano le partite di campionato attraverso scommesse che, se dal punto di vista penale non sono considerate reato, per la FIGC rappresentano casi di illecito sportivo. Il Milan e la Lazio retrocedono in Serie B; Avellino, Bologna, Perugia, Palermo e Taranto partiranno con 5 punti di penalizzazione nei riepsttivi campionati; il presidente del Milan Felice Colombo è radiato, così come i giocatori Enrico Albertosi (Milan) e Massimo Cacciatori e Giuseppe Wilson (Lazio).