Il 17 maggio 1920 nasce a Torino il giornalista Luigi Cavallo. Comunista, tanto da firmare editoriali sull'Unità con Palmiro Togliatti, viene poi allontanato dal Pci, accusato di aver organizzato un "golpe bianco" antisovietico con Edgardo Sogno e assolto, è poi accusato di aver collaborato a creare un sindacato padronale in Fiat, viene condannato per estorsione ai danni di Roberto Calvi per conto di Michele Sindona. In Francia difende il bulgaro Antonov accusato di essere la mente dell'attentato al Papa, lo chiama vittima di un complotto dei servizi italiani e del "Readers Digest". Cavallo viene estradato in Italia per scontare la condanna, poi di nuovo in Francia. Scrive anche un libro contro la Banca d'Italia. Luigi Cavallo muore l'8 settembre 2005 a Beziers(Francia).