Il 17 maggio 2000 a Prato il campione di ginnastica Juri Chechi annuncia il suo ritiro dalle competizioni dopo un altro grave infortunio, la rottura del tendine brachiale di un bicipite,che interrompe la sua preparazione per le Olimpiadi di Sydney (Australia). Nel 2003 però, per una promessa fatta a suo padre, torna ad allenarsi in vista delle Olimpiadi di Atene (Grecia) dove ha l'onore di essere il portabandiera della spedizione italiana durante la cerimonia di apertura. Nella finale del 22 agosto 2004, conquista il bronzo: l'oro viene assegnato al greco Dimosthenis Tampakos, tra le polemiche generali. Un successivo riesame della gara, effettuato tre mesi più tardi da una giuria neutrale, avrebbe attribuito la vittoria allo stesso Chechi, il quale però avrebbe assegnato l'oro al bulgaro Jovtchev. In carriera Chechi, negli anelli, ottiene 1 oro e 1 bronzo olimpici, 5 ori e 2 bronzi mondiali, 4 ori e 2 bronzi europei, 3 ori e 1 argento alle universiadi, 13 ori e 3 argenti ai Giochi del Mediterraneo. Chechi nasce l'11 ottobre 1969 a Prato.