Il 6 maggio 1540 muore a Bruges (Belgio) l'umanista spagnolo Juan Luis Vives, tra i primi ad affrontare l'antropologia e la psicologia descrittiva. Vives nasce il 6 marzo 1492 a Valencia (Spagna) e studia alla Sorbona a Parigi (Francia). Per lui l'esperienza è il fondamento di ogni apprendimento. L'allievo deve dunque osservare la realtà, individuarne i problemi, definire i modelli di azione e confrontarli con la realtà. Il suo pensiero politico e sociale è esplicitato nel suo "De subventione pauperum" dove Vives propone di non vietare l'accattonaggio e l'allontanamento dalla città degli stranieri poveri. Il lavoro diventa, così, un punto centrale del suo pensiero. Raccomanda l'apprendimento, e l'istruzione obbligatoria per i bambini dai sei anni in su per bambini trovatelli