Il 20 aprile 1920 a Roma il governo Nitti approva il piano proposto dal ministro della Guerra Ivanoe Bonomi, il secondo borghese dopo Casana, ad assumere la carica nella storia d'Italia, di riordino delle forze armato per ridurre le spese. Tra i vari provvedimenti il corpo aeronautico assume la denominazione di Arma aeronautica, sempre su tre raggruppamenti più un gruppo dirigibili e un gruppo aerostieri. I corpi d'armata vengono ridotti da 15 a 11, i 120 reggimenti di fanteria e di bersaglieri su tre battaglioni a 108 su due battaglioni, mentre il terzo è ridotto a battaglione quadro. La cavalleria viene ridotta a una divisione.