L'8 aprile 2010 a Roma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano promulga la legge 7 aprile 2010 n. 51 sul legittimo impedimento del presidente del Consiglio e dei singoli ministri a comparire in processo. Il provvedimento, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo 2010, entra in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. A quanto si apprende in ambienti del Quirinale, a proposito della promulga, dopo approfondito esame, della legge recante ''disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza'', punto di riferimento del Presidente della Repubblica rimane il riconoscimento - gia' contenuto nella sentenza della Corte costituzionale n. 24 del 2004 - dell'''apprezzabile interesse'' ad assicurare ''il sereno svolgimento di rilevanti funzioni'' istituzionali, interesse ''che puo' essere tutelato in armonia con i principi fondamentali di diritto''. In questo quadro la legge approvata dalle Camere il 10 marzo scorso e' - secondo le fonti del Quirinale - apparsa rivolta a ''tipizzare'' l'impedimento legittimo disciplinato dall'art. 420-ter del Codice di procedura penale, che la legge espressamente richiama, in un contesto di leale collaborazione istituzionale tra autorita' politica e autorita' giudiziaria.