Il 7 aprile 1920 a Modena i regi carabinieri sparano sui lavoratori in sciopero riuniti in Piazza Grande per un comizio indetto dalle due Camere del Lavoro presenti in città quella Socialista e quella Anarchica. L'anno 1920 è caratterizzato da scioperi, autogestioni e occupazioni delle fabbriche a opera di migliaia di lavoratori che scendono in questa piazza per protestare contro le ingiustizie del governo, il carovita e la violenza dei carabinieri. Piazza Grande viene circondata dalle guardie e il gesto di un' operaia che sventola una bandiera che reca la scritta "Giù le armi" pare sia il motivo che scatena la violenza dei carabinieri che uccidono 5 lavoratori ferendone altri 15.