Il 6 aprile 1850 esce a Napoli il primo fascicolo di "Civiltà Cattolica" il quindicinale culturale dei gesuiti italiani, su iniziativa di padre Carlo Maria Curci (1809-1891), coadiuvato dai migliori scrittori ella Compagnia di Gesù come Luigi Taparelli D'Azeglio (1793-1862), fratello dello statista piemontese Massimo, o il noto letterato Antonio Bresciani (1798-1862). Molti di loro formeranno il primo collegio degli scrittori, la comunità autonoma dei redattori, tutti legati al quarto voto di obbedienza al Papa. Un organo dipendente direttamente dal padre generale dell'Ordine dei gesuiti. "Civiltà Cattolica" a causa della censura oppressiva dei Borboni, viene trasferita a Roma ed è la più antica di tutte le riviste italiane ancora attive. Esce il primo e il terzo sabato del mese (24 quaderni l'anno per complessive 2.500 pagine in 4 volumi).