Il 28 marzo 1930 nasce a Parigi (Francia) la poetessa Amelia Rosselli, figlia di Carlo Rosselli, esule antifascista, di cui cura l'edizione dell'"Epistolario familiare" (1979), Lascia la Francia per trasferirsi prima in Inghilterra, poi negli Stati Uniti e infine in Italia. Collabora a riviste quali "Botteghe oscure", "Il Verri", "Il Menabò", affiancando alle attività di poetessa, traduttrice e consulente editoriale quella di musicista e compositrice. Tra le sue opere: "Variazioni belliche" (1964), "Serie ospedaliera" (1969), "Documento 1966-1973" (1976), "Primi scritti 1952-1963" (1980), "Impromptu" (1981), "Appunti sparsi e persi" (1983), il poemetto "La libellula" (1985), "Sleep. Poesie in inglese" (1992) e "Diario ottuso" (1996). Amelia Rosselli muore suicida l'11 febbraio 1996 a Roma.