Il 23 marzo 2010 a Lussemburgo (Lussemburgo) la Corte di Giustizia da ragione al motore di ricerca Gooogle portato in giudizio da Louis Vuitton. In pratica, chiunque può acquistare da Google una parola chiave corrispondente a un qualunque marchio per comparire negli 'sponsored link'. Sono gli inserzionisti ad avere la responsabilità di pubblicizzare correttamente la propria merce. Quindi Google non ha violato il diritto consentendo a inserzionisti l'acquisto di parole chiave corrispondenti a marchi di loro concorrenti.